Ormai l’annata 2014 può considerarsi conclusa, anche le ultime uve vendemmiate sono diventate vino ed è il momento di tirare le prime somme sull’annata.
Certo, a guardare l’andamento climatico generale non c’è da fare i salti di gioa , anche se per quanto riguarda le uve bianche in generale, ed il Trebbiano Spoletino in particolare tutti sono concordi sulla grande personalità che questo vitigno riesce ad esprimere anche in annate difficili. ma del resto si sapeva già, e già lo sapevano i coltivatori di vecchia data, che consideravano il Trebbiano Spoletino un bene rifugio, capace di salvare il raccolto anche in annate meno fortunate.
la vendemmia in epoca tardiva, tipica del trebbiano spoletino, non ha influito sullo stato fitosanitario delle uve, resistenti a peronospora ed oidio, certo, le gradazioni non sono state tra le più alte possibili, ma, le temperature mediamente più basse hanno influito notevolmente sull’acidità presente nei mosti prima e nei vini poi, regalando colori estremamente interessanti. al naso poi i vini risultano particolarmente profumati, con sfumature uniche che, se preservate, daranno sicuramente grande soddisfazione, per quanto riguarda le sensazioni gustative dobbiamo avere pazienza, e aspettare il naturale affinamento sulle fecce fini, qui il lavoro di ogni singola cantina potrà esprimere le differenze di stile e interpretazione.
Certo è ancora presto per dare valutazioni, la strada da qui alla bottiglia è ancora lunga, ma il punto in cui siamo mi sembra decisamente incoraggiante.